sabato 22 giugno 2019

LA PELLE – CURZIO MALAPARTE


LA PELLE – CURZIO MALAPARTE


Vivere senza leggere è pericoloso perchè ti obbliga a credere in quello che dicono gli altri e quindi è mia consuetudine avere sempre con me un libro, ovunque vado.
Oltrettutto un libro evita di far disperdere il tempo perché  in qualsiasi  ufficio pubblico in cui ci si reca spesso c’è da attendere…Mezze ore, oppure ore che evaporano,  tempo sprecato nel “nulla" ad esclusione delle rare volte in cui capita di scambiare qualche convenevole con chi come te, sta attendendo il proprio turno.

L’ultima mia lettura, che mi ha accompagnata per quasi un mese, consigliatami da un amico,  è  stata LA PELLE di CURZIO MALAPARTE. 
Un bel volume pubblicato da GLI ADELPHI. la cui copertina raffigura il Vesuvio .
Non si tratta di una pubblicazione recente anche se la lettura risulta essere ancora di grande attualità . L'autore, Curzio Malaparte infatti è deceduto nel 1957  e LA PELLE che rimpiazzò il titolo iniziale LA PESTE, risale al 1949.

Io ho  apprezzato assai lo stile letterario, molto descrittivo al punto che a me pareva di vedere scorrere le immagini di quanto narrato,  dinnanzi agli occhi quale fosse un film.
Inoltre essendo io amante della città di Napoli credo di averlo apprezzato maggiormente poiché alcune pagine mi hanno fatto rivivere la mia vacanza napoletana.

La trama è incentrata sull’arrivo degli alleati a Napoli  nell’ottobre del 1943 .
Una epidemia terribile dilaga: una peste che colpisce non il corpo bensì l’anima che induce le donne a vendersi e gli uomini a perdere la dignità.
La città diviene un inferno, cade in una degradazione infima e offre di sé l’immagine peggiore incomprensibile per i soldati americani, i liberatori, assolutamente ignari delle forze misteriose e oscure che a Napoli governano gli uomini e i fatti della vita poiché credo sia risaputo che Napoli è una città alquanto singolare.

Napoli” gli dicevo “ è la più misteriosa città d’Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. E’ la sola città nel mondo che non è affondata nell’immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è mai stata sepolta. Non è una città: è un mondo. Il mondo antico, precristiano, rimasto intatto alla superficie del mondo moderno. Non potevate scegliere un luogo più pericoloso di Napoli, per sbarcare in Europa…”

In questo libro la cui recensione richiederebbe molte pagine, Malaparte racconta i fatti risalenti a quel periodo ( 1943): fatti crudeli, abbietti eppure reali.

STRALCI

PAG. 171 - …la libertà non è un fatto umano, che gli uomini non possono, e forse non sanno, esser liberi, che la libertà, in Italia, in Europa, puzza quanto la schiavitù.

Pag. 208 –  Stato totalitario : “ E’ uno stato dove tutto ciò che non è proibito, è obbligatorio”. 

Ho sottolineato molte pagine che ovviamente non posso ricopiare, mi limito a suggerire la lettura di questo MAGNIFICO ROMANZO che aiuta a non dimenticare la storia e induce a serie riflessioni.

Giugno 2019- y.p.